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Il mondo del kitesurf e l’ipocrisia d’insegnare sicurezza

Self rescue sicurezza nel kitesurf

IL SELF RESCUE LA CREDIBILITÀ SI CONQUISTA CON LA COERENZA

Il self rescue la credibilità si conquista con la coerenza
Il self rescue la credibilità si conquista con la coerenza

Il self rescue ritengo sia una di quelle manovre per la tua sicurezza che possono fare la differenza tra vivere o morire. Sto esagerando?…Non direi proprio se consideri che è l’unico modo per tornare a riva nel caso avessi un problema alla tua attrezzatura. Immagina di essere distante dalla spiaggia ad oltre 500/600 metri in mezzo al mare con il tuo aquilone in acqua senza nessuna possibilità di farlo ripartire. Come torni a terra? Se pensi al nuoto sappi che sei morto ancor prima di avere questa scellerata e stupida idea.

IL SELF RESCUE E L’INGANNO DI CHI TE LO INSEGNA

Il self rescue ti deve essere insegnato in mare con vento sostenuto ed onda
Il self rescue ti deve essere insegnato in mare con vento sostenuto ed onda

Ti faccio una domanda, quante volte il self rescue te l’hanno insegnato? Ammettiamo che hai avuto la fortuna di trovare chi te l’ha spiegato ma in quale occasione?…Quando le scuole non sanno cosa fare in mancanza di vento ti spiegano il self rescue. È esattamente come se un maestro di cucina ti insegnasse a fare un arrosto ma senza fuoco, oppure se ti insegnassero a nuotare in una piscina senza acqua.

Se sei stato uno dei tanti a subire questa inutile perdita di tempo mirata solo a far scorrere il tempo e a svuotarti le tasche mi dispiace molto, ma questo purtroppo è il mondo del kitesurf e la sua cosi detta formazione professionale e tu che stai leggendo sai bene che è esattamente così.

Il self rescue si insegna in una giornata di vento con una lezione tecnica e comportamentale incentrata a farti capire i concetti pratici e di gestione da svolgere in acqua. In seguito l’istruttore deve metterci la faccia prendersi tutte le sue responsabilità e accompagnarti in mare aperto ad una distanza adeguata (200/300 metri) e seguire da vicino tutto lo svolgimento del self rescue.

Vuoi sapere perché nessuno (se non in rarissimi e sporadici casi) non ti cura questo importante aspetto? Semplice non ne sono capaci. Ti ricordo che esiste un marchio che dice di fare formazione sulla sicurezza molto famoso e che rilascia brevetti istruttori senza nemmeno accertarsi delle tue reali capacità in questo sport. Addirittura non è nemmeno importante se c’è o non c’è vento nei giorni dello svolgimento del corso perché comunque deve essere portato fino alla fine in ogni modo.

Il corso si fa uguale in ogni condizione perché tu non ti stai formando ma stai acquistando solamente un prodotto che a cascata fa guadagnare tutti quelli che lavorano in quel indotto. Quindi detto questo se non esiste una reale e severa formazione come puoi pensare che ti possano curare un’operazione cosi importante come il self rescue? Ricordati che sto parlando della tua vita.

Se la lezione del self rescue ti viene svolta solo a terra deve essere per lo meno gratuita perché se no è meglio andare al bar a bersi una birra.

IL SELF RESCUE PERCHÉ NON SI INSEGNA COME SI DOVREBBE?

Il self rescue l'istruttore DEVE metterci la propria faccia ed entrare in acqua con il suo allievo
Il self rescue l’istruttore DEVE metterci la propria faccia ed entrare in acqua con il suo allievo

Beh non c’è una sola risposta ma vediamo di capire il perché. Prima di tutto come fa un istruttore certificato insegnarti il self rescue se al corso per prendere il brevetto il più delle volte non viene svolto per mancanza di vento?

Un altro motivo è che non è semplice svolgere correttamente questa operazione e trovare un istruttore che si metta in gioco buttandosi in acqua con te con una ventina di nodi e mare formato. Rischieresti di essere te a soccorre lui.

Altro motivo è per comodità e convenienza. Insegnare questa manovra di auto salvataggio necessitano non meno di due ore. Considera che molte scuole ti dicono che in 3/4 ore ti fanno diventare un kitesurf indipendente. Quindi…..

Artofkitesurf su questo argomento ne ha sentite negli anni di ogni tipo tra scuse e prese in giro a scapito degli allievi. Il Surf rescue è un’operazione importantissima che può salvarti la vita e devi essere in grado di eseguirla con sicurezza, abilità e tempismo. Tutto questo ti ripeto lo devi imparare in acqua con vento e mare formato senza se e senza ma perché quando sei in una situazione come vedi nella foto sotto non esiste nessuna scusa devi sapere, sapere fare, saper essere.

IL SELF RESCUE DI DARIO ALLIEVO SCHOOLMASTER ARTOFKITESURF.

Il self rescue è un'operazione che può fare la differenza tra vivere o morire
Il self rescue è un’operazione che può fare la differenza tra vivere o morire

La giornata non era certo delle più facili ma Dario come tanti altri miei allievi, ha manifestato saggiamente l’interesse di capire e fare il self rescue sopratutto in una condizione impegnativa. Come sempre accade Artofkitesurf non ha avuto certo problemi ad esaudire questa importante richiesta passando dalle parole ai fatti e dimostrando quanto è impegnativo eseguire questa manovra di auto salvataggio che ti viene spesso liquidata in quattro parole.

Questo non è un tutorial è una spiegazione di massima dell’esperienza vissuta da Danilo allievo Artofkitesurf.

Il tutorial vero e proprio con la descrizione di ogni particolare sulla tecnica di come eseguire il self rescue lo potrai avere gratuitamente solo se sei iscritto alla newsletter di Artofkitesurf compreso ovviamente dell’intero filmato.

SELF RESCUE DALLE PAROLE AI FATTI

Il self rescue la credibilità passa dalla coerenza ai fatti
Il self rescue la credibilità passa dalla coerenza e ai fatti

Ma veniamo al dunque. Dopo averglielo spiegato didatticamente siamo partiti diretti in mare con me dietro attaccato al suo trapezio. Giunti ad una adeguata distanza Dario ha azionato lo sgancio rapido per far cadere il kite in acqua. A questo punto l’allievo ha iniziato le operazioni di recupero delle linee per poter raggiungere il kite. Questa procedura ha bisogno di molta attenzione e calma perché è fondamentale avvolgere molto bene le linee sulla barra senza lasciarle libere in acqua. Le linee del kite sono molto pericolose e non puoi permetterti di trovartele in mezzo alle gambe o peggio ancora intorno al corpo.           

Mentre procedeva nell’eseguire le operazioni del self rescue doveva anche controllare le onde per non farsi sorprendere. L’ho sempre seguito da vicino senza quasi mai intervenire perché se la lezione didattica è stata fatta professionalmente bene con responsabilità e precisione tutto deve logicamente tornare. Quando sei in acqua non hai bisogno che qualcuno ti faccia dei sermoni, ne tanto meno che ti parli nelle orecchie tramite un’inutile radio. In quei momenti hai solo bisogno di sentirti seguito da vicino per lavorare in maggiore sicurezza e tranquillizzato anche solo dalla presenza del tuo istruttore. La sua vicinanza serve sopratutto a diffondere sicurezza per aiutarti a tenere alta l’attenzione su quello che stai facendo e sta succedendo intorno a te.

Il self rescue è questo chiedilo al tuo istruttore ne va della tua vita
Il self rescue è questo chiedilo al tuo istruttore ne va della tua vita

Dopo aver assicurato le linee sulla barra Dario si trova a ridosso dell’aquilone in una situazione non facile perché il mare non gli da tregua con il susseguirsi di continue onde. Chi ti dice che il self rescue in mezzo alle onde non si può fare qui davanti a te hai la dimostrazione lampante che mentono. Anche qui se sai come comportarti non è un problema e infatti Dario seguito è assistito in ogni suo movimento ne esce egregiamente. Le onde non sono un problema a patto che tu sappia come gestire la barra, assecondare il kite e come comportarti dinamicamente in acqua.

Il self rescue il momento di ribaltare il tuo kite
Il self rescue il momento di ribaltare il tuo kite

Ora viene il problema di girare l’aquilone e se non conosci la tecnica specialmente in mezzo alle onde sei nei guai. Spostandosi sull’estremità del kite sulla leading edge con un movimento ondulatorio dal basso verso l’alto e con l’aiuto di vento ed onde il gioco è fatto.

SELF RESCUE IL RITORNO A TERRA

Il self rescue il ritorno in spiaggia
Il self rescue il ritorno in spiaggia

Il self rescue nel suo ritorno a terra ha diverse complicanze specialmente in una situazione del genere. Prima di tutto devi sapere come posizionarti sulla leading edge (di fondamentale importanza per equilibrio e gestione vela e per poter tenere la migliore linea di navigazione) Secondo in quale punto posizionarsi e come gestire le front prima e le back dopo. Altro problema è quando si ritorna verso riva. La paura di essere presi da un onda è un elemento da saper sfruttare a tua favore senza incorrere in gravi conseguenze.

Tutto questo ha una procedura logica durante il self rescue che devi saper applicare con serenità, capacità e padronanza. Come sempre se conosci sai, se non conosci non sai e l’improvvisazione per sentito dire ti metterà solo in una posizione di assoluto pericolo. Non puoi in questo sport rimanere in mare per ogni piccolo o grande imprevisto “NON PUOI”.

Ti do un’informazione che sono sicuro che difficilmente qualcuno ti ha mai detto o spiegato. Quando gonfi il tuo kite isola sempre la leading edge dai blader/tips usando le mollette che si trovano sui tubetti in gomma, Se hai una perdita proprio da uno o più tips salvi dalla perdita di pressione la leading edge assolutamente indispensabile per gestire in qualche modo la vela.

Durante l’operazione del self rescue non commettere mai l’errore di sgonfiare leggermente la leadinfg edge come dicono in molti, perché prima di tutto non ha nessuna valenza tecnica nella riuscita o meno dell’operazione, secondo se sbagli ti ritrovi pericolosamente con il tuo kite sgonfio in acqua.

CONCLUSIONE

Il self rescue chiedi a Danilo perché ha quel viso sorridente
Il self rescue chiedi a Danilo perché ha quel viso sorridente

Cura la tua sicurezza perché senza quella non vai da nessuna parte e il self rescue ne è il cardine. Non puoi pensare che in tanto in un modo o in un altro tutto ti va sempre bene, non puoi far conto sull’intervento di altri (sarebbe già un successo se le persone sapessero aiutare loro stessi). Ricordati che ogni qualvolta hai bisogno di un gommone per risolvere un problema di gestione vela tu non sei ne un kiter indipendente ne tantomeno sicuro, anche se indossi 4 giubbini e 4 caschi sulla testa.

In mare in questo sport ci puoi rimanere “SOLO” se il vento finisce e quando dico finisce intendo zero vento (ma anche qui c’è una tua grave mancanza di consapevolezza) oppure se la vela esplode. Con due nodi puoi tranquillamente tornare in spiaggia se sai cosa fare nell’utilizzare proprio il self rescue. Perché sui gommoni o moto d’acqua c’è scritto self rescue? Perché loro svolgono ciò di cui tu non sei capace di fare. Però dimentichi che prima o poi ti troverai solo, e ti accorgerai che quell’indipendenza di cui ti hanno sempre parlato e venduto non era assolutamente vera.

I mezzi di soccorso dovrebbero servire per facilitarti la vita, per intervenire se ci sono gravi problemi, o per poter seguire da vicino i principianti alle loro prime esperienze. Per te che pratichi il kitesurf da qualche anno, andare in difficolta per un non nulla non è ne normale ne logico. Se poi sei anche un istruttore beh...un po’ di vergogna dovresti averla e chiederti quanto vale in realtà il tuo brevetto.

Vuoi diventare un kiter credibile? Vuoi crescere tecnicamente in questo sport? Vuoi progredire? Allora ascolta Artofkitesurf cura prima di tutto la tua sicurezza iniziando proprio dal self rescue e smettila di pensare che tutto comunque andrà bene, perché il giorno che questo non avviene sappi che la colpa sarà “SOLO TUA” che non ti sei mai fatto qualche domanda ricercando con umiltà altrettante risposte.

Le parole insegnano, gli esempi trascinano, MA SOLO i fatti danno credibilità alle parole.

Artofkitesurf

Leggi anche “la cultura mentale sulla sicurezza”

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