Onde nel kitesurf e il loro segreto fascino
Onde nel kitesurf ..prima di iniziare a parlare di questo argomento ti ricordiamo che il saper gestire l’aquilone in questo sport è di fondamentale importanza ed è la causa nascosta dei tuoi insuccessi. Quindi anche nell’affrontare le onde la padronanza dell’aquilone è indispensabile, qui non ti salva la semplicità di questo sport. Tutto ma proprio tutto dipende da lui e dalle tue capacità di pilotaggio. In questo articolo il soggetto principale non sarà il kite ma l’onda. Ti scriveremo tutto quello che serve per conoscere le caratteristiche principali e iniziare finalmente a divertirti con un concetto ben chiaro.
Bottom Turn, Cut Back, Reentry, Tubo, Aerial, Snap, ecc…questi nomi di trick a qualcuno possono esser famigliari ma sicuramente alla stra maggioranza dicono poco, e questo con ben sai è il sogno di ogni kiter che ama questa specialità. Certo che se in pochi sono in grado di insegnarti i passaggi base, per te sarà veramente complicato raggiungere quei risultati assolutamente possibili. Tutti i kiters dovrebbero conoscere ed eseguire la propria crescita, perché la semplicità dell’insegnamento è essere in grado di..
..sottrarre ciò che è ovvio e aggiungere ciò che è significativo.
Se togliamo l’Aerial dove c’è bisogno di una attenzione e crescita più accurata (ma comunque raggiungibile) tutte le altre manovre ti garantiamo che ogni kiter che pratica questa disciplina da qualche anno dovrebbe averle già acquisite. Se cosi non fosse, la colpa è sopratutto tua, perché se uno sportivo vuole realmente crescere l’orgoglio e la supponenza sono i principali nemici della sua crescita.
Scopriamo il loro significato
BOTTOM TURN è la prima curva che vai ad affrontare nella discesa di un onda facendo girare la tavola con aggressività nella direzione della parete. Il kite ti deve accompagnare muovendosi molto poco ma comunque deve sempre essere pronto e reattivo ai tuoi comandi il troppo tiro al trapezio non ti aiuteràStai attenti a non scendere troppo verso il fondo dell’onda perché li, la spinta della stessa è molto minore e saresti obbligato a lavorare di più con il tuo aquilone complicandoti la vita.
CUT BACK è un po’ il contrario del Botton Turn.
Quando risali la parete dell’onda esegui una curva secca di 180 gradi per ributtarti giù nella parte più ripida della stessa. In questa manovra il kite deve lasciarti il totale movimento senza sentire eccessivamente il suo tiro.
REENTRY è un Cut Back decisamente più radicale da eseguire sulla cresta dell’onda con una curvatura molto più stretta e rapida. Qui il discorso della vela è lo stesso, devi avere una buona velocità ma poco tiro al trapezio.
TUBO, beh qui sai bene che è il sogno di chiunque ami questo sport e questa disciplina. Ovvero riuscire a surfare un’onda nella sua parte più ripida e sentire la sua cresta accarezzare i tuoi capelli. Anche in questo caso il tiro del kite al tuo trapezio deve veramente essere lieve come se il kite ti volesse accompagnasse per mano fuori dall’onda.
AERIAL, sicuramente una manovra un pò più complicata che ha bisogno di una base tecnica più importante comunque altro non è che un salto sulla cresta dell’onda con atterraggio sulla parete.
Durante questa esecuzione la tavola può esser grebbata (cioè tenuta con la mano nella fase aerea) oppure accompagnata con tecnica ed equilibrio verso l’acqua. Le varianti di questo trick sono molteplici e vanno da manovre semplici e divertenti fino a manovre molto complicate. Chiaro che se non passi da un percorso tecnico di base serio e ben strutturato queste cose rimaranno per te sempre dei sogni impossibili senza sapere che in verità non è affatto così.
Ora parliamo di lei del soggetto principale di questo articolo “LE ONDE”.
L’ONDA E LA SUA STRUTTURA
Non c’è alcun dubbio che per surfare hai bisogno delle onde ma per conoscerle e divertirti hai bisogno di capire varie caratteristiche per poterle sfruttare fino in fondo. Un aspetto ben conosciuto da chi sa affrontare questa disciplina è che le onde migliori sono quelle che lasciano una parte della parete aperta senza schiuma con vento off (direzione da terra verso il mare). All limite off-side-off (direzione da terra ma con un angolo più vicino alla linea della battigia, cioè leggermente al traverso)
Le onde posso chiaramente essere aperta verso destra o verso sinistra. La PARETE è quella parte dell’onda immacolata dove l’acqua non è ancora stata travolta dalla schiuma. È quella parte dove ogni kiter sogna di starci il più possibile durante una surfata chiaramente può essere più o meno ripida. LIP è la cima dell’onda il punto più verticale, in procinto di cadere e invadere con la propria schiuma la parete. BRACCIO è la lunghezza complessiva della parete da surfare. TUBO si forma quando l’onda è molto ripida al punto che il LIP (cresta) invece di franare cade direttamente sulla parete, lasciando inevitabilmente uno spazio vuoto.
Ogni kiter sogna di trovarcisi dentro per assaporare quell’emozione che tutti compreso te dovrebbero avere il diritto di provare veramente. CRESTA è la parte superiore della parete un attimo prima che si trasformi in LIP. Base dell’onda è la parte più bassa e In questa zona la spinta é decisamente minore, e devi affrontarla con una buona velocità per non rischiare di piantarti commettendo l’errore di non far correre la tavola perdendo centralità.
In questo caso il kite può venirti molto in aiuto ma devi gestirlo in anticipo e con un’ottima reattività. Per oggi ci fermiamo qui, nel prossimo articolo parleremo di tipi di onde e loro classificazioni a seconda del fondale, influenza del vento e loro formazioni, modo per surfarle segreti e piccoli consigli su questa fantastica disciplina. (Lettura seconda parte)
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