Le onde sogno di ogni kiter la felicità di sognare
Le onde sogno di ogni kiter, oggi continueremo con la seconda parte di questo appassionato argomento. (Lettura prima parte)
TIPI DI ONDA
BARRA è un tipo di onda complicata perchè tende a chiudersi tutta allo stesso tempo rendendo quasi impossibile la surfata. TUBO onde molto ripide che tendono a formare un cilindro cavo dove poter surfare, in questa classificazione ci sono le onde più potenti e veloci.
ONDE POCO RIPIDE sono quelle che tendono a formare molta schiuma ideali per imparare a gestire tavola e vela. SHORE BREACK la peggiore onda in assoluto impossibile da surfare, si formano in poca acqua molto vicino a riva e possono essere molto pericolose.
Le onde nel kitesurf sogno di ogni kiter classificazione a seconda del fondale.
FONDO ROCCIOSO sono le onde che tendono a formarsi su fondi rocciosi creando pareti e barriere importanti ma con una buona stabilità di percorrenza e abbastanza lineari.
FONDO DI CORALLO questo tipo di onde sono le più ricercate il sogno di qualsiasi kiter o surfista, normalmente sono ripide e tubanti. BEACH BREACK sono le onde che rompono su di un fondo sabbioso, ideali per imparare anche se possono essere in presenza di vento forte in alcuni casi particolarmente potenti, assolutamente instabili e poco regolari proprio a causa del continuo mutare dei banchi di sabbia sotto la superficie dell’acqua.
Quanto influisce il vento sulle onde sogno di ogni kiter.
Le onde vengono molto influenzate dall’intensità del vento rendendole più o meno surfabili, e di conseguenza aumentando o diminuendo la qualità delle stesse. Devi sapere scegliere lo spot giusto l’attrezzatura giusta e il perfetto trim della vela per poter passare una giornata da leoni tra le onde. SIDE SHORE vento laterale, se non è troppo forte non ha una grande influenza sulla qualità dell’onda, certo che il lavoro con la vela deve essere preciso e tecnicamente perfetto perché si rischi di perdere tensione nelle linee.
ON SHORE vento da mare, qualità dell’onda non buona molto schiumosa e irregolare. Situazione generale molto precaria, surfata complicata e non divertente vento e onde che spingono insieme nella stessa direzione rendendo tutto poco sicuro. OFF SHORE vento da terra, se non è troppo forte la qualità dell’onda è perfetta rendendo la parete da surfare molto ripida e liscia (divertimento puro). Il kite in questa condizione non deve muoversi troppo fondamentale la padronanza del surfino nei Botton Turn e nei Cut Back.
Le onde nel kitesurf sogno di ogni kiter alcuni preziosi consigli
Stai attento a non farti portare dalla vela troppo distante dalla linea della parete (centralità dell’onda). Se ti allontani troppo dalla spalla dell’onda (parte più ripida della parete) la tua andatura calerà progressivamente. Non curvare mai nella parte più bassa dell’onda per risalirla, perché perderai velocità andando incontro a diverse problematiche. Quando non hai velocità sulla tavola il problema può esser dato da un errore di posizione sull’onda (troppo basso) oppure più spesso dalla troppa pressione che dai sulla coda della tavola (poppa).
Chiaramente come kiter hai un grande vantaggio rispetto ai surfisti, ed è quello di avere una forza motrice che si chiama aquilone. Però non dimenticarti mai, come ti abbiamo già scritto all’inizio dell’articolo, che se non sai sfruttare al massimo le peculiari caratteristiche dinamiche del tuo kite questo grande vantaggio non ti sarà di nessun aiuto anzi potrebbe addirittura portarti situazioni critiche e di pericolo. Ricordati che la forza di gravità è un tuo alleato quindi cerca di surfare sempre vicino al picco dell’onda per guadagnare velocità.
Se ti dovessi trovare con pochissimo tiro al trapezio e con poca velocità, puoi provare a pompare sulla tavola (movimento ondulatorio esercitato dalle gambe sul surfino). Questo movimento va fatto sempre nella parte liscia la più pulita dell’onda scaricando il più possibile la poppa della tavola cercando la centralità. Quando decidi di curvare inizia nella parte alta dell’onda cosi la tua velocità di sterzata durerà per tutta la carvata. Resta il più vicino possibile alla parte più potente dell’onda aiutandoti con piccole carvate e dei piccoli Cut Back. Quando prendi un’onda fallo sempre inclinandoti seguendo la linea centrale della stessa e non subito verso la spiaggia.
Ci sarebbero molte altre particolarità e concetti da tu dovresti necessariamente sapere, ma come diciamo sempre questa non è una lezione ma solo un modo per farti riflettere su cosa vuol dire onde e kitesurf.
capire e sapere per poi crescere e divertirsi come pochi altri sport possono darti
Le onde nel kitesurf il sogno di ogni kiter, riflessioni.
Noi kiters siamo una tribù di persone che si muove in mare senza avere delle vere conoscenze sulla navigazione e tu lo sai bene. Tutte queste carenze che in altre discipline marine sono indispensabili conoscere, nel kitesurf sono molto sottovalutate. Ti chiedi di chi è la colpa? Non abbiamo dubbi nel dirti che è da addebitare a chi avrebbe il dovere di formare.
Le onde di un metro sono ideali nell’apprendimento di questa stupenda ed emozionante disciplina, più grandi tutto si complica e necessita una più accurata conoscenza di certi concetti fondamentali per poterle approcciare con coscienza e sicurezza. Le onde che superano i due metri possono diventare molto ripide e impegnative specialmente se tubano. Chiaramente in questo frangente il vero divertimento inizia a farsi sentire ma tu devi farti trovare pronto con la conoscenza.
Per poter arrivare a questo livello e godere di questa meravigliosa sensazione, non esistono altre strade che il sapere.L’arte del kitesurf è e deve essere un percorso didattico preciso e ben organizzato. Ti assicuriamo che chiunque può arrivare a farsi accarezzare i capelli dal meraviglioso abbraccio di un onda tubante ma hai bisogno di capire e di conseguenza crescere. Ultimissima informazione che di diamo è che le onde in soli due posti al mondo i local misurano l’altezza delle stesse da dietro.
Alle Hawaii e alle Canarie. In tutto il resto del mondo l’onda la si misura frontalmente, e va dalla parte più liscia e più bassa fino alla cresta. Nelle prossime future settimane andremo a parlare un pò più nello specifico delle singole manovre citate in questi due articoli per capire vari importanti aspetti tecnici, statici (di posizione) e dinamici. (Lettura prima parte)
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