Comunicazione e ascolto attivo nel kitesurf formazione per la vita

La comunicazione ha bisogno della capacità di saper ascoltare. Ascoltare è un’opportunità unica per imparare dagli altri, un’opportunità di crescita che non può conoscere la presunzione. Aiuta a costruire un rapporto di rispetto e di fiducia.

È importantissimo avere una comunicazione efficace, arricchisce la propria vita e quella degli altri. Il livello della capacità di ascolto indica quanto un individuo è centrato su se stesso o sugli altri: se il focus è su se stesso è probabile che si tenda a tagliare fuori gli altri, senza dare loro la giusta attenzione e considerazione. Se il centro è sugli altri quasi sicuramente l’individuo è un buon ascoltatore, e questo gli permetterà di recepire i messaggi più profondi che sfuggono alle persone che non ascoltano. 

Il web ne è l’esempio più palese che poi si traduce nella vita di tutti i giorni. Le persone non leggono per capire ma solo per rispondere e questo succede anche durante la comunicazione. Non si ascolta ci si prepara solo a rispondere. Questo accade spesso quando sai di non aver nessun’arma per contrastare la verità di chi sta comunicando qualcosa di profondamente studiato e ragionato.

Comunicazione non verbale il primo stadio

Il linguaggio non verbale è il linguaggio del corpo; include le espressioni facciali, i gesti, le posture, il contatto oculare, la tensione muscolare ed il respiro. Esso veicola gran parte del messaggio che si vuole trasmettere. Sviluppare la capacità di comprendere ed utilizzare la comunicazione non verbale aiuta ad entrare più facilmente in sintonia con gli altri e ad esprimere idee in maniera più efficace. Un modo per migliorare la comunicazione non verbale e comunicare efficacemente consiste nell’utilizzare un linguaggio del corpo aperto, caratterizzato da serenità, muscoli rilassati e viso espressivo cercando di coinvolgere l’ascoltatore capendo le sue difficoltà.

Nell’insegnamento in uno sport come il kitesurf è molto importante saper trasmettere serenità, rilassatezza e sicurezza nei confronti dei propri allievi. Il coinvolgimento in questa fase è fondamentale per entrare nelle difficolta e perplessità di chi ascolta.

Comunicazione paraverbale.

Il paraverbale si riferisce al modo in cui parliamo, ed include parametri come il tono della voce, la velocità, il timbro ed il volume. I leader formativi di successo sanno motivare ed ispirare i loro allievi perché sanno come modulare al meglio la loro voce, trasmettendo passione, facendo risaltare un’idea o un concetto attraverso il corretto uso delle pause, variando il volume della loro voce per enfatizzare una parola o una frase e dimostrando ciò che dice.

La passione? Non puoi fingere d’averla ed è l’unica cosa che non puoi vendere perché non la possiedi.

Comunicazione assertiva

L’assertività è la capacità di sapere esprimere e far valere le proprie opinioni e le proprie idee usando i giusti modi, le giuste parole e i giusti esempi. Un formatore che sa comunicare in maniera efficace sa come fare arrivare il proprio messaggio facendolo rispettare, e rispettando le altre persone. Le capacità provengono da studi profondi e da molta esperienza due cose che vanno di coppia e non possono fare a meno l’una dell’altra. Il rispetto l’educazione verbale e comportamentale sono elementi che veicolano solo serietà conoscenza e profonda professionalità.

Linguaggio persuasivo

Questa abilità è legata al modo in cui una persona riesce a comunicare pensieri, bisogni, esperienze ed opinioni. Per riuscire ad affascinare un allievo o interlocutore durante una lezione, a toccare le sue corde emotive, aprire la mente al sapere, bisogna chiedersi cosa sta funzionando e cosa non sta funzionando e perché. Quante volte ti senti dire “ora devi provare”. Ricordati che chi prova senza capire e senza farsi delle domande non potrà mai andare da nessuna parte nella vita e nello sport.

Tu da quanti anni provi? Hai avuto dei risultati soddisfacenti? Sogni ancora di migliorati? Sai giudicare veramente le tue capacità?

Ma cos’è la comunicazione?

La comunicazione è il processo che consente di trasmettere informazioni.

Comunicare in modo efficace significa sapersi esprimere in ogni situazione con qualunque interlocutore o allievo sia a livello verbale che non verbale (espressioni facciali, la voce e la postura), in modo chiaro e coerente con il proprio stato d’animo in ciò che si pensa si dice si mantiene.

Comunicare in modo efficace significa fare in modo che il messaggio che io (emittente) desidero comunicare all’altro (ricevente) arrivi in modo da poter essere compreso, ricordando che può esserci “una difficoltà di fondo” da parte del ricevente. Queste difficoltà sono le emozioni, i pensieri che interferiscono con l’espressione o la comprensione del messaggio.

Pertanto è necessario tenere in alta considerazione il segnale di ritorno che si riceve dall’altro, e cioè l’ascolto delle parole e l’osservazione delle espressioni facciali, la voce e la postura, per verificare se il mio messaggio è arrivato chiaro e comprensibile.

Chi ascolta stabilisce se la comunicazione è efficace, cioè se ha capito e che cosa ha capito di ciò che abbiamo voluto esprimere, NON CHI PARLA!

Un”atto comunicativo/formativo è composto da:

1. Emittente: chi emette il messaggio
2. Ricevente: a cui è destinato il messaggio
3. Messaggio: ciò che si comunica
4. Canale: il mezzo attraverso il quale si comunica
5. Codice: il modo, il linguaggio col quale si comunica
6. Contesto: il “luogo” nel quale si comunica

Perché sviluppare la comunicazione

La comunicazione ci serve per esprimere noi stessi, i nostri stati d’animo e per poter istaurare relazioni soddisfacenti, nelle quali condividere i nostri bisogni, valori ed obiettivi con gli altri con chiarezza. Comunicare efficacemente significa anche saper ascoltare e quindi conoscere meglio gli altri, i loro bisogni i loro obiettivi.

Questa è la comunicazione e nell’insegnamento c’è tutto questo, non può mancare niente di ciò che hai letto ed è per questo che insegnare è il mestiere più difficile al mondo. Ora ti faccio un esempio per capire meglio cosa voglia dire comunicare e ascoltare.

Immagina che tuo figlio cerchi di spiegarti com’è la ragazza che gli piace: lui parla di marche di abiti particolari; usa termini tipo “truzza” o “emo”; e tu ti fai un’idea di come potrebbe essere. Ma, nonostante questo, quando lui la porta a casa scopri che avete idee molto diverse su cosa intendete per …bella! 

Figuratevi cosa succederebbe se la conversazione riguardasse termini più complessi come “autonomia” o “sicurezza”. La bella ragazzina è concreta — posso almeno descriverla — mentre l’autonomia e la sicurezza sono VALORI. Sono parole astratte, non hanno una forma definibile!

Guarda nel kitesurf. Ti dicono e ti parlano di sicurezza ma non sanno cosa sia veramente la sicurezza. Ti dicono di essere indipendente ma non si rendono conto che l’indipendenza è tutta un’altra cosa rispetto a ciò che pensano loro.

Essere sicuri vuol dire sapere ed essere sempre consapevoli in tutto ciò che si fa con la testa e con il cuore. Come essere indipendenti che vuol dire non aver mai bisogno di nessuno se non in casi rari di improvviso grave pericolo o infortunio.

Come svilupparla per crescere

Innanzi tutto è fondamentale sforzarsi di fare in modo che il tuoi allievi comprendano esattamente ciò che desideri comunicare, in modo semplice, chiaro e preciso.

Per comunicare efficacemente è molto importante avere chiaro il motivo, l’obiettivo della tua comunicazione, quindi chiediti sempre:

• Qual è il vero motivo per cui voglio comunicare ciò che ho in mente?
• Cosa voglio davvero da questo allievo?
• Cosa desidero che accada dopo che ho comunicato ciò che ho in mente

Esistono segnali inequivocabile per la tua comunicazione. Andiamo a vederli insieme.

1) Il significato alla tua comunicazione è la risposta che ricevi verbale o pratica. Ovvero il fare  dell’altro è la risposta al tuo comportamento comunicativo. Domanda: “Cosa ho fatto io perché il mio allievo non abbia capito o non abbia raggiunto tali risultati? Allora, c’è qualcosa che posso cambiare nel mio modo? (nella mia comunicazione)?” Se ogni tanto il mondo della formazione nel kitesurf si facesse questa domanda tanti smetterebbero di vantare brevetti acquisiti sopratutto all’interno di un percorso esclusivamente economico.

2) Non si può non comunicare in maniera efficace.

3) Il mio modo di vedere il mondo, non è il mondo reale: la cartina dell’Italia non è l’Italia!

4) L’unica informazione certa su una persona è il suo comportamento e i suoi risultati. Quindi guardati in giro, quello che vedi è il livello formativo nel kitesurf.

5) Non c’è mai fallimento, ma solo tuoi feed-back di autocritica e dei tuoi allievi.

Se tu riesci a capire quello che ti ho scritto in questo articolo, capirai anche quanto poco c’è nella formazione e nella comunicazione nel kitesurf.  Tutto è incentrato non su di una comunicazione formativa ma su di una comunicazione economica profondamente sterile di coerenza e correttezza intellettuale.

Ora ti faccio una domanda? Ma nel tuo corso che hai pagato profumatamente, per poter diventare istruttore ti hanno spiegato ed insegnato questo importantissimo argomento? L’hai mai studiato? Come può esistere un brevetto per insegnare senza insegnarti ad insegnare? Il valore assoluto della comunicazione e ascolto “È L’INSEGNAMENTO IN TUTTE LE SUE FORME”

Leggi anche: “LA COMPETENZA NON ESISTE SENZA CONOSCENZA E ABILITÀ”

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